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Non è un prodotto anche questo?

Io non sono (d)efficiente!

9 commenti

Non so quanto ascoltiate la radio ma se lo fate con assiduità, e in particolare se ascoltate Radio24 (al momento forse i contenuti migliori dell’etere), non potete non averlo sentito.

È lo spot che vi da del defficiente. No, non ho sbagliato a scrivere ma dice proprio così.

“Ehi defficiente? Mi senti defficiente?
Sto parlando proprio con te defficiente che non sei altro!”

Dopo una serie di frasi così, dette con tono autoritario stile Sergente Hartman (ma senza parolacce), arriva il messaggio. Come avrete immaginato la d-efficienza di cui si parla è quella energetica, e il committente vuole farvi capire che usando i suoi prodotti spenderete di meno. Sarete finalmente efficienti (e non deficienti defficienti).

Di questa pubblicità se n’è parlato molto, anche su Radio24 ne ha parlato Gianluca Nicoletti a Melog (potete ascoltare il podcast qui).

Il problema qual è? Come detto in trasmissione da alcuni esperti e come visto dalle reazioni di gran parte del pubblico della radio, il mezzo scelto è stato completamente sbagliato da chi ha ideato la campagna.

Nessun fruitore di radio avrebbe mai pensato una cosa del genere. Perché chiunque ascolti la radio sa che è forse il medium più intimo per il suo utente. È quella che ci accompagna quando facciamo qualche altra cosa, che fa da sottofondo ad un azione (farsi la doccia, vestirsi, guidare, fare sport). Allo stesso tempo però influisce sulla nostra mente come se fosse una persona presente con noi mentre facciamo quella cosa. Come se stessimo in auto parlando con un amico, o a casa discutendo con un parente.

Fare uscire dall’altoparlante un insulto, all’improvviso e con quel tono, crea immediatamente un senso di rottura col medium, che provoca o lo spegnimento della radio, o il cambio di canale, o la perdita d’attenzione.

Io stesso avrò sentito decine di volte lo spot, eppure non ricordo il nome del prodotto, perché dopo gli insulti interrompo l’attenzione e non ascolto altro.

E non parliamo di provocazione, perché è vero che ne sto parlando anche io, ma questo non significa che ha raggiunto il suo scopo.
Lo scopo è raggiunto quando si fa girare il brand, come ha ricordato Oliviero Toscani proprio nella puntata di Melog linkata sopra.
Ma proprio Toscani, partito in tromba a difendere le pubblicità “politicamente scorrette”, fa marcia indietro quando capisce che magari in TV o sulla carta stampata poteva avere un senso. Perché, tanto per fare un paragone, lui faceva immagini su manifesti con il logo del brand in bella vista. E le immagini “provocatorie” venivano appunto riprese da tutti.

Ovvero: medium perfetto + creatività e provocazione perfette = risultato garantito.

Ma in radio no, in radio stai solo offendendo i tuoi potenziali clienti. E questo non mi sembra proprio un buon modo per fare spot.

Ci sarebbe qualcosa da dire anche sul committente, sempre intervistato da Nicoletti, però non vorrei mettere troppa carne al fuoco.
Ne riparleremo sicuramente quando analizzeremo un altro errore di questo tipo. Perché ce ne saranno in quantità.

Federico

P.S. La pubblicità per ora è stata sospesa, quindi forse un po’ di problemi di ritorno li ha avuti. Secondo il committente dovrebbe però riprendere, magari in altre forme. Vedremo.

P.P..S. No, il titolo è corretto e non è provocatorio: io ho tutte lampadine a risparmio energetico. Ma non di quella marca.

Autore: Federico

Hope for the best, plan for the worst.

9 thoughts on “Io non sono (d)efficiente!

  1. ma la voce di nicoletti non si può cambiare? non si sopporta..

    😀

  2. concordo sul fatto che radio24 al momento è una delle migliori radio da ascoltare… hai sentito quello di agenti.it con la voce veneta?

  3. Ieri mi ero concentrato per ricordare il brand trovarlo in internet e scrivere al committente. Gli imprenditori vanno protetti come specie in estinzione,…anche dalla propria ingnoranza, sulla quale un brillante markettaro può a volte aver gioco facile…. Ma nonostante due messaggi ripetuti in mattinata non ricordo il brand… Se qualcuno me lo dice io qualcosa vorrei scrivergli!
    Saluti a tutti.

  4. questo spot è uno schifo, è un offesa che tende ad attirare l’attenzione del consumatore offendendo direttamente chi ascolta, chi l’ha fatto e chi ha permesso di metterlo in onda andrebbero denunciati, e la censura qui va oltre, perchè vuol dire essere alla frutta, questo è un marketing di merda, va bene essere aggressivi ed efficaci, ma qui proprio non ci siamo, mi sto informando se è possibile denunciarli attraverso la difesa del consumatore, questo spot e chi ci sta dietro sono il marcio del sistema, sono la parte più malata e decadente della società, sono contro il rispetto e i valori umani. Mi fate schifo

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