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Il marketing dal basso, dal cassamortaro

Lo sapevamo tutti, prima o poi sarebbe toccato anche a loro.
Quindi perché non togliersi il dente subito, mettere le mani sopra il tavolo, e affrontare il fine settimana (*) con le pompe funebri! E lo facciamo con una doppia segnalazione.

Partiamo con quanto ci invia ancora Marco dell’angolo rotondo da Milano:

In tempo utile

Qui stiamo proprio al livello base, un foglio stampato e le lettere adesive (!!) sulla vetrina. Roba che manco gli internet point dei cingalesi.

Però quel messaggio “consultateci in tempo utile“, fatti i dovuti scongiuri, raggiunge il bersaglio.
In fondo non è mai troppo tardi per prepararsi al gran momento, e se ci mettiamo la vestizione aggratisse e le corone a prezzi modici, magari un pensierino…

Passiamo dall’ingenuo al professionale.

Stavolta siamo a Roma e il committente è un professionista del settore: Taffo. Recentemente sulle strade di Roma e provincia sono comparsi questi cartelloni:

Taffo funeral service sicurezza stradale

Stavolta il messaggio forte è unito all’impegno sociale.
La campagna punta infatti, oltre che a pubblicizzare l’azienda, anche a sensibilizzare l’osservatore sul rispetto della vita.

In genere non mi piacciono molto le provocazioni, ma in questo caso devo dire che è di grande effetto, non è volgare né allusiva, e raggiunge bene l’obiettivo.
La campagna sulle strade è anche correlata ad una pagina Facebook dedicata.

Ben fatto ad entrambi insomma, ognuno con i mezzi di cui dispone 🙂

Federico

(*) Parlando di fine settimana, se non sapete cosa fare perché non vi fate un giro su WeekendOut.it, un progettino a cui collaboro da poco!


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Il marketing dal basso, alla settimana della moda

Continuiamo il viaggio nelle meraviglie del marketing dal basso, stavolta con l’aiuto di un lettore.

Marco, del blog l’angolo rotondo, invia questo autentico capolavoro esposto a Milano, in una jeanseria, durante la mitica settimana della moda.

We are aperts on domenics

Diciamo la verità, c’è della poesia in questo cartello.
C’è un tentativo di coinvolgere i tanti turisti, anche con una eccezionale apertura in un giorno feriale!

Ma soprattutto, visto che la forma è corretta (we are ___ on ___), perché non cercare le parole sul vocabolario? 🙂

Un sentito grazie a Marco per aver condiviso questa perla!

Federico

 


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Il marketing dal basso, in banca

Stavolta, dopo essere stati al bar e al supermercato, andiamo in banca.

Passando davanti una filiale del Gruppo Intesa, si può leggere questo splendido avviso:

Avviso Banca

Ora questo avviso è sbagliato, per tutta una serie di motivi. Cerchiamo di capirli insieme.

  • Prima di tutto si avvisa di un possibile malfunzionamento (corretto), però poi si omette di dire perché. Certo la banca non è tenuta a dirlo, ma magari il cliente vorrebbe pure sapere che sta succedendo in un posto di cui si dovrebbe fidare.
  • Viene segnalata una data di inizio malfunzionamenti, ma la fine? Quanto dureranno? Resterà sempre così? Il direttore non lo sa? Boh! Insomma: un messaggio lanciato nel vuoto. La banca sarà in difficoltà per quanto? Non si sa.
  • I “signori” clienti vengono invitati correttamente a rivolgersi, per operazioni di sportello, ad altre filiali del gruppo. Anzi il cartello le definisce limitrofe. Peccato che non ci sia poi scritto dove stanno, queste filiali! Non un indirizzo, non una mappa, un sito internet per le informazioni. Nulla.

Per carità, io capisco la crisi e tutti i problemi che hanno le banche (e i loro clienti).
Però questo è veramente menefreghismo.

Bastava scrivere poche altre cose: una spiegazione anche generica, una possibile data di fine (o magari un “fino a prossima comunicazione”). Tanto per far sembrare la cosa un punto su cui si sta lavorando.

Bisognava poi, e questo è l’errore più grande, scrivere dove sono le altre filiali. Non ci vuole molto a fare un elenco, non ci vuole molto nemmeno a stampare una cartina di Google Maps e evidenziare un percorso da questa filiale alle altre. Ci vuole una mezz’ora di tempo, e la voglia di farlo.

I problemi possono succedere, nessuno lo nega. Però vanno correttamente comunicati alla clientela, è una questione di rispetto.
Proprio il tipo di rispetto che ti fa aumentare la fidelizzazione dei tuoi clienti. E penso che questo argomento dovrebbe essere molto prioritario per una banca, proprio in un momento come questo.

Federico